Misure: 150 x 300 cm
Materiali: ferro, acrilico, juta
Data: 2024
Segni
Ricavata da un pannello di ferro battuto, quest’opera trasforma lo scarto industriale in arte. Gli spazi vuoti, originariamente considerati residui di lavorazione, diventano protagonisti ed espongono uno sfondo vibrante di juta dipinta in acrilico. Le forme astratte si intrecciano tra i vuoti e i pieni, creando un dialogo tra il solido e il leggero, tra l’industria e l’artigianato.
Il ferro, con la sua forza intrinseca, racchiude le forme, mentre lo sfondo di juta aggiunge texture e calore, ricreando una narrazione di riciclo e reinvenzione. L’opera riflette sul tema dell’utilità e del riuso, invitando lo spettatore a trovare bellezza nell’inatteso. Un’opera che è una metafora del potere della trasformazione, dove il vuoto si riempie di significato.