Sant’Oronzo

Patrono della città di Lecce, riferimento degli artisti del barocco, fonte di grazie e miracoli cittadini, Sant’Oronzo è il simbolo della città da secoli. Sebbene alcune teorie suggeriscano che possa trattarsi di un personaggio immaginario, Sant’Oronzo riveste un ruolo fondamentale per l’identità di Lecce.
Nel 2019 la monumentale statua del santo (4,16 m) è stata rimossa dalla sua consueta collocazione per essere sottoposta a restauro. La statua adesso si trova nell’atrio di palazzo Carafa, mentre una copia ha preso il suo posto sulla colonna della piazza principale della città.
Roberto Miglietta ha concepito una serie di quadri ispirati al santo. Attraverso variazioni cromatiche e dimensioni molteplici, queste opere di ferro dipinte in acrilico esplorano alcuni aspetti del rapporto dell’uomo con il sacro.

SANT’ORONZO n. 1

Misure: 290 x 124 cm
Materiali: ferro, acrilico

L’opera in ferro battuto cattura i toni del verde e attraverso una studiata assonanza cromatica evoca l’atmosfera cittadina durante una tempesta.
Il verde vivace della lastra retrostante, interrotto da un disturbanti riflessi dorati, interagisce con la lastra più scura in primo piano. Il lato sinistro del quadro ospita un sottile neon incorporato, che altera e intensifica ogni sfumatura, contribuendo a creare un’opera dinamica, sensibile all’ambiente circostante.

La texture dell’opera è volutamente grossolana: è resa attraverso la miscelazione del colore con polvere di caffè.

Questo quadro si presenta non solo come un’interpretazione artistica di Sant’Oronzo, ma anche come un’esperienza visiva e tattile. La matrice originaria del rapporto umano con il sacro passa attraverso l’esperienza diretta: è impastata con la luce, i colori, l’atmosfera e i timori di una tempesta.

SANT’ORONZO n. 2

Misure: 140 x 70 cm
Materiali: ferro, acrilico

Il dipinto qui esposto cattura le tinte del verde rame e si staglia su uno sfondo scuro. Il turchese sporcato di giallo della lastra in primo piano interagisce con l’acrilico bianco latte di quella retrostante.
Le sfumature dello sfondo richiamano quelle notturne e replicano il profilo della statua illuminata dalla luce dei lampioni del centro. Luce artificiale che accudisce e affianca, come il santo che osserva dall’alto la vita brulicante dei locali notturni e benedice il frenetico passeggio cittadino.

Il lato sinistro del quadro ospita un sottile neon incorporato, che altera e intensifica ogni sfumatura, contribuendo a creare un’opera dinamica, sensibile all’ambiente circostante. La texture dell’opera è volutamente grossolana: è resa attraverso la miscelazione del colore con polvere di caffè.
Questo quadro, dunque, si presenta non solo come un’interpretazione artistica di Sant’Oronzo, ma anche come un’esperienza visiva e tattile. La matrice originaria del rapporto umano con il sacro passa soprattutto attraverso l’esperienza diretta: è impastata con la luce, i colori, l’atmosfera e il timore della notte.

 

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