Silhouette di ferro

I soggetti dei quadri appartenenti a questa collezione nascono da tagli di lastre di ferro.  A volte il ferro è dipinto, a volte è lasciato nudo, pronto a trasformarsi naturalmente nel tempo. Il dinamismo tridimensionale è accompagnato da un dinamismo cromatico. I soggetti cambiano colore come se invecchiassero: diventano negli anni sempre più arancioni, pieni di efelidi, rughe e ruggine.

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ACQUARIO

Misure: 100 x 230 cm
Materiali: ferro, polvere di caffè, acrilico, faretto di luce,
Data: 2022

“Acquario” cattura i dettagli del fondale marino attraverso giochi di prospettiva, materiali e colori, trasportando l’osservatore in un viaggio nel blu.
Una luce si propaga dal basso, rischiarando i colori dell’acqua in uno sfondo celeste sfumato, attraversato da riflessi di trasparenze di ferro, banchi di pesce brillanti, coralli, cumuli di sabbia, alghe e stelle marine.

Al centro dell’opera, un intricato banco di pesci danza in armonia. Un’aragosta emerge tra le sagome fluttuanti, mentre altri pesci si cibano tra gli intrecci di corallo.

 

La tridimensionalità è accentuata dagli innesti di sagome in ferro sulla lastra portante, che creano un effetto di profondità e movimento. Queste fluttuano sulla tela, simili a ombre cinesi o marionette, burattini della vita marina che danno vita al fondale in una rappresentazione surreale e poetica: un panorama dolce e sereno, che reinterpreta la meraviglia dinanzi alla bellezza della natura e alle sue declinazioni nascoste e intangibili.

orchestrina jazz

Misure: 128 x 243 cm
Materiali: ferro
Data: 2020

La scena emerge da una lastra di ferro battuto. Un unico filo di ferro unisce i personaggi e mescola le forme piegate nella danza, tra le note di una piccola orchestra jazz.
Personaggi alterati, grandi nasi, teste contratte in un punto, musi di animali, orecchie, zampe, dita storte…

I musici si confondono con le linee degli strumenti che impugnano. Ecco un violino, una tromba, un filo di fumo, due grandi maracas di riso, i bottoni di un sax, le corde di una chitarra elettrica, la meccanica di un contrabbasso. Un assolo di tromba fa posto al violino, la musica cambia, unisce e mescola corpi, sforma il ferro e lo piega in linee sinuose. Alla sua energia è dedicata questa tela di ferro.

L’ATTESA

Misure quadro: 85 x 60 cm / Misure lastra di vetro: 125 x 100 cm
Materiali: ferro, acrilico, polvere di caffè, faretto di luce
Data: 2023

“L’attesa” è un quadro costituito unicamente da ferro dipinto e descrive il primo piano di una figura femminile. L’accento sullo sguardo, sui dettagli delle sopracciglia e delle labbra, è posto attraverso una colorazione selettiva di alcune parti della composizione ed è esasperato dalla direzione dell’illuminazione incorporata.
Due grandi mani in primo piano sorreggono il volto del soggetto e ne incorniciano le trame di ferro non colorate. La fronte è chiazzata da macchie dorate, che colano in basso e illuminano il taglio degli occhi.
La luce esterna inquadra il centro della scena e, come un piccolo sole, insiste sul ferro. La luce confonde i contorni del volto, ne brucia i dettagli e attrae lo spettatore da lontano, con il risultato di evidenziare maggiormente l’intensità dello sguardo azzurro scuro.

Lo sfondo cipria è omogeneo e viene fuori delicatamente dagli spazi vuoti creati dal ferro.
La densità della pittura è arricchita con la miscelazione del caffè.
La sottile cornice di ferro – anch’essa progettata dall’artista – prosegue in una lastra di vetro colorato.

COLORI D’ESTATE

Misure quadro: 85 x 60 cm / Misure lastra di vetro: 125 x 100 cm
Materiali: ferro, acrilico, polvere caffè, faretto di luce
Data: 2023

In “Colori d’estate” Roberto Miglietta cede a una dimensione pienamente astratta.
Una lastra di ferro è incastrata nella tela attraverso quattro piccoli chiodi e occupa la parte centrale del quadro. Attraverso le sezioni del ferro tagliate, emerge lo sfondo, confuso e segmentato: il suo confine si ritira in più punti per lasciar posto a una composizione vivace e indefinita, dai soggetti vaghi e scomposti.
La grana spessa della pittura, in alcuni punti mescolata con polvere di caffè, si dirada nella parte inferiore sinistra attraverso quattro serie di tagli e graffi, imitati anche dal disegno.

Il faretto di luce incorporato nella cornice illumina il centro del quadro e, come un piccolo sole, insiste sul ferro, evidenziandone i dettagli.
La sottile cornice di ferro – anch’essa progettata dall’artista – accompagna questa serie di quadri di dimensioni più contenute proseguendo in una lastra di vetro colorato. La scelta cromatica del vetro qui è ricaduta sul bianco.

OCCHIALI ROSSI

Misure quadro: 85 x 60 cm / Misure lastra di vetro: 125 x 100 cm
Materiali: ferro, acrilico, polvere caffè, faretto di luce
Data: 2023

Il mezzo busto della donna raffigurata consiste in una silhouette di ferro fatta arrugginire, di cui sono state dipinte in acrilico alcune parti: gli occhiali (montatura rossa e vetro ceruleo), un segmento di naso (color sabbia) e il labbro superiore (rosso vivo).

Lo sfondo policromo taglia in due il viso della donna, dando spessore al soggetto. La sagoma di ferro in rilievo dialoga con lo sfondo e si arricchisce di sfumature attraverso la luce incorporata nella cornice. 

 

La sottile cornice di ferro – anch’essa progettata dall’artista – accompagna questa serie di quadri di dimensioni più contenute  proseguendo in una lastra di vetro colorato. In questo quadro l’accento cromatico del vetro batte sul rosso. 

CAMMINANTE

Misure 191 x 147 cm
Materiali: legno, ferro, acrilico, faretto di luce
Data: 2022

Protagonista di questo dipinto è una figura femminile, riprodotta attraverso ferro battuto e legno d’ulivo. Il legno – intagliato, dipinto in acrilico e poi piallato – dà forma al busto, mentre il ferro è usato per il resto del corpo e gli abiti del soggetto. Catturata in un istante di movimento, la donna sembra tuffarsi all’interno del quadro. La dinamicità è resa soprattutto dal dettaglio della gonna, che rompe la parete sinistra dell’opera e invade lo spazio circostante. Creata attraverso la sovrapposizione di due lastre di ferro, la gonna sembra essere vittima di una folata di vento o di un passo particolarmente severo: come se avvicinarsi al centro del quadro provocasse delle turbolenze.

Le scelte cromatiche ricordano quelle scene di Mary Poppins in cui tata e bambini si immergono nei poster dei parchi cittadini per vivere nuove avventure. Qui il soggetto, però, guarda lo spettatore con serietà e indifferenza: lo disincentiva a interessarsi della mèta e accentra su di sé tutte le attenzioni.
Due terzi del pannello ospitano una fantasia astratta, multiforme, dalla texture spessa e dai toni vivaci. L’occhio dell’osservatore, però, vira su di lei: è attratto da quella sagoma, dalla sua ombra, da quella donna in rilievo. Ben vestita, cappello e scarpe firmate, estremamente alla moda: una musa cittadina al confine tra bianco, nero e un mondo di colori.

Tanghera

Misure: 110 x 80 cm
Materiali: ferro, acrilico, polvere di caffè
Data: 2021

Il dipinto ritrae una figura femminile dai contorni definiti da un filo di ferro. Le proporzioni della donna risultano volutamente distorte: mani e viso si fondono con braccia e collo, creando una continuità di forme. L’incarnato è sfumato con pennellate leggere.
Una finestra sullo sfondo proietta una luce diffusa, creando un’aura che abbraccia parte del corpo femminile e oscura i punti di fuga.
Sul tavolino da bistrot nell’angolo inferiore destro si trovano tre vasi da fiori, anch’essi amalgamati con lo sfondo. 

Tutto nel quadro suggerisce l’esistenza di contorni labili: dai fiori al tavolino da bistrot, alla stessa parete della stanza. Anche la donna, circondata da un perimetro di ferro, è accennata, sfumata, ritagliata a fatica da chissà quale cornice. Questa estrema semplificazione dello stile mette in evidenza il colore, i cui toni celesti, bianchi, verdi e cipria contribuiscono a evocare un’atmosfera vaga ed eterea. I toni scuri negli angoli incorniciano un momento idilliaco di piacere privato. Gli arabeschi laterali decorano la parete sinistra, aggiungendo dettagli bizzarri e interesse visivo a questa raffigurazione silenziosa e incompiuta del desiderio.

Cassetta degli attrezzi

Misure: 100 x 123 cm
Materiali: ferro, acrilico
Data: 2022

In questa opera, l’artista rappresenta una cassetta degli attrezzi interamente in ferro, materiale che qui assume un ruolo centrale, sia strutturale che simbolico.
L’uso di una tavolozza di colori sgargianti invita a esplorare la possibilità di interpretare e giocare con i materiali, di inserire il ferro nella cassetta degli attrezzi di un artista, insieme a pennelli, colori e cavalletti. Una vera e propria dichiarazione d’intenti, un autoritratto del proprio modo di creare e interpretare il mondo.

pausa caffè

Misure: 223 x 71 cm
Materiali: ferro, acrilico, polvere di caffè
Data: 2021

Quest’opera, tra le prime dell’artista, raffigura una donna in posa rilassata. Acrilico, ferro e polvere di caffè si mescolano per creare una texture vivida e materica. La polvere di caffè, integrata nello sfondo, aggiunge una grana spessa che contrasta con la figura della protagonista, lievemente accennata. Il corpetto, realizzato in ferro, conferisce tridimensionalità e struttura al quadro, richiamando la fusione tra materiali naturali e industriali, tipica dello stile di Miglietta.

Uova di cioccolato

Misure: 128 x 190 cm
Materiali: ferro, acrilico, polvere caffè, faretto di luce
Data: 2023

Ispirato dal progetto di un’antropologa nota per la raccolta di disegni di bambini da tutto il mondo, Miglietta ha interpretato queste opere infantili in una serie di quadri.

“Uova di Cioccolato” è un quadro che trasforma un disegno di bambino in una vivace rappresentazione artistica. Le due figure ovoidali che dominano la tela sembrano delle uova aperte su un piatto, con un albume dai toni chiari e un tuorlo rappresentato da una ruota di ferro marrone, che si fonde con lo sfondo dello stesso colore. Le nuance color cacao svelano l’enigma: le uova in tegamino sono fatte di cioccolato!

Quadrati, rettangoli, trapezi e triangoli: le sezioni negative del ferro battuto svelano un movimento sotterraneo. Qui Miglietta riproduce un intreccio di linee e segni, realizzato attraverso l’uso di sac à poche. I disegni nascosti e in secondo piano si scoprono in rilievo.

Si può dire che il dinamismo è reso dalla composizione nella sua interezza, che ricorda un ingranaggio meccanico, un orologio analogico, bolle di sapone, ciambelle in mezzo al mare, pozzanghere in uno scolo cittadino, foglie di ninfea in uno stagno…

In “Uova di Cioccolato”, Miglietta cattura l’immaginazione dello spettatore con la sua interpretazione giocosa e vivace dei disegni infantili, creando un’opera che invita a tornare indietro nel tempo e a chiedersi di nuovo con quale materiale sia oliato il movimento delle cose.

Segni

Misure: 150 x 300 cm
Materiali: ferro, acrilico, juta
Data: 2024

Ricavata da un pannello di ferro battuto, quest’opera trasforma lo scarto industriale in arte. Gli spazi vuoti, originariamente considerati residui di lavorazione, diventano protagonisti ed espongono uno sfondo vibrante di juta dipinta in acrilico. Le forme astratte si intrecciano tra i vuoti e i pieni, creando un dialogo tra il solido e il leggero, tra l’industria e l’artigianato.

Il ferro, con la sua forza intrinseca, racchiude le forme, mentre lo sfondo di juta aggiunge texture e calore, ricreando una narrazione di riciclo e reinvenzione. L’opera riflette sul tema dell’utilità e del riuso, invitando lo spettatore a trovare bellezza nell’inatteso. Un’opera che è una metafora del potere della trasformazione, dove il vuoto si riempie di significato.

Il veliero dei bambini

Misure: 140 x 248 cm
Materiali: Ferro, acrilico, faretto di luce
Data: 2023

Ispirato dal progetto di un’antropologa nota per la raccolta di disegni di bambini da tutto il mondo, Miglietta ha interpretato queste opere infantili in una serie di quadri.

“Il veliero dei bambini” prende forma da una lastra di ferro battuto: figure di ferro dipinte in acrilico emergono su una base colorata di rosso. Una luce inserita nella parte inferiore del quadro illumina le forme, creando un’atmosfera magica e giocosa. L’opera evoca la purezza e la creatività dell’infanzia, trasformando semplici curve in simboli antichi, carichi di significato.

Homeless

Misure: 60 x 42 cm
Materiali: ferro, acrilico
Data: 2020

Da una lastra di ferro emerge il volto di un uomo. La rugosità e la ruggine naturale del materiale contribuiscono a definire i dettagli dei capelli e delle mani. Questa trama è resa ancora più complessa dal groviglio di acrilico applicato con una sac à poche sulla lastra di ferro.
Lo sfondo, un cachi uniforme privo di sfumature, annulla i riferimenti visivi della quotidianità, spingendo l’osservatore a concentrarsi completamente sul soggetto. In questa composizione, i livelli percettivi vengono ribaltati: prima emerge il colore, poi la sagoma del volto e infine lo sfondo. L’opera gioca deliberatamente con l’ordine tradizionale della visione, invitando chi osserva a una lettura immersiva del profilo di un uomo.

Il vero fulcro dell’opera non è tanto il ferro lavorato, quanto la rete di colori ruvidi e grezzi che, combinata alla materialità del metallo, crea un dialogo inaspettato tra forma e sostanza, tradizione e innovazione. In questo intreccio di materiali e tecniche, l’opera trova la sua potenza espressiva, esibendo un perfetto equilibrio tra ordine e caos.

lucciole

Materiale: ferro, faretto di luce.
Data: 2023

L’installazione in ferro raffigura un insieme di lucciole che sembrano fluttuare nel buio, sospese dal soffitto. Ogni lucciola cattura con delicatezza la forma essenziale dell’insetto, combinando la solidità del ferro con la leggerezza del design. Le loro sagome si illuminano, creando un gioco di luci che trasforma l’oscurità in uno spazio vibrante e vivo. L’effetto complessivo non è solo visivo, ma anche emotivo: le lucciole, simboli di speranza e guida, si accendono come piccole scintille sospese nel tempo e nello spazio, offrendo all’osservatore un’esperienza immersiva e coinvolgente.

Macchina da scrivere

Misure: 80 x 70 cm
Materiali: ferro, carta di giornale, faretto di luce.
Data: 2021

In quest’opera, la macchina da scrivere è racchiusa nel suo perimetro di ferro, che ne delinea la forma con una precisione essenziale e grafica. Il contrasto tra il metallo rigido e la texture morbida dei giornali applicati in decoupage sullo sfondo crea una narrazione ricca di rimandi. I giornali, con i loro frammenti di storie e notizie, si intrecciano in un gioco di parole non dette.
Il ferro dona forza e permanenza alla figura della macchina da scrivere, un tempo simbolo della creatività e del lavoro intellettuale. Lo sfondo, invece, ci riporta a un passato ormai superato, come se i fogli di giornale fossero testimonianze di un’epoca in dissolvenza. Il risultato è un’opera che riflette sulla memoria della parola scritta, sul ruolo degli oggetti e sulla trasformazione della materia in narrazione visiva.

SANT’ORONZO

Patrono della città di Lecce, riferimento degli artisti del barocco, fonte di grazie e miracoli cittadini, Sant’Oronzo è il simbolo della città da secoli. Sebbene alcune teorie suggeriscano che possa trattarsi di un personaggio immaginario, Sant’Oronzo riveste un ruolo fondamentale per l’identità di Lecce.
Nel 2019 la monumentale statua del santo (4,16 m) è stata rimossa dalla sua consueta collocazione per essere sottoposta a  restauro. La statua adesso si trova nell’atrio di palazzo Carafa, mentre una copia ha preso il suo posto sulla colonna della piazza principale della città.
Roberto Miglietta ha concepito una serie di quadri ispirati al santo. Attraverso variazioni cromatiche e dimensioni molteplici, queste opere di ferro dipinte in acrilico esplorano alcuni aspetti del rapporto dell’uomo con il sacro.

SANT’ORONZO n. 1

Misure: 290 x 124 cm
Materiali: ferro, acrilico

L’opera in ferro battuto cattura i toni del verde e attraverso una studiata assonanza cromatica evoca l’atmosfera cittadina durante una tempesta.
Il verde vivace della lastra retrostante, interrotto da un disturbanti riflessi dorati, interagisce con la lastra più scura in primo piano. Il lato sinistro del quadro ospita un sottile neon incorporato, che altera e intensifica ogni sfumatura, contribuendo a creare un’opera dinamica, sensibile all’ambiente circostante.

La texture dell’opera è volutamente grossolana: è resa attraverso la miscelazione del colore con polvere di caffè.
Questo quadro si presenta non solo come un’interpretazione artistica di Sant’Oronzo, ma anche come un’esperienza visiva e tattile. La matrice originaria del rapporto umano con il sacro passa attraverso l’esperienza diretta: è impastata con la luce, i colori, l’atmosfera e i timori di una tempesta.

SANT’ORONZO n. 2

Misure: 140 x 70 cm
Materiali: ferro, acrilico

Il dipinto qui esposto cattura le tinte del verde rame e si staglia su uno sfondo scuro. Il turchese sporcato di giallo della lastra in primo piano interagisce con l’acrilico bianco latte di quella retrostante.
Le sfumature dello sfondo richiamano quelle notturne e replicano il profilo della statua illuminata dalla luce dei lampioni del centro. Luce artificiale che accudisce e affianca, come il santo che osserva dall’alto la vita brulicante dei locali notturni e benedice il frenetico passeggio cittadino.

Il lato sinistro del quadro ospita un sottile neon incorporato, che altera e intensifica ogni sfumatura, contribuendo a creare un’opera dinamica, sensibile all’ambiente circostante. La texture dell’opera è volutamente grossolana: è resa attraverso la miscelazione del colore con polvere di caffè.
Questo quadro, dunque, si presenta non solo come un’interpretazione artistica di Sant’Oronzo, ma anche come un’esperienza visiva e tattile. La matrice originaria del rapporto umano con il sacro passa soprattutto attraverso l’esperienza diretta: è impastata con la luce, i colori, l’atmosfera e il timore della notte.