Homeless
Misure: 60 x 42 cm
Materiali: ferro, acrilico
Data: 2020
Da una lastra di ferro emerge il volto di un uomo. La rugosità e la ruggine naturale del materiale contribuiscono a definire i dettagli dei capelli e delle mani. Questa trama è resa ancora più complessa dal groviglio di acrilico applicato con una sac à poche sulla lastra di ferro.
Lo sfondo, un cachi uniforme privo di sfumature, annulla i riferimenti visivi della quotidianità, spingendo l’osservatore a concentrarsi completamente sul soggetto. In questa composizione, i livelli percettivi vengono ribaltati: prima emerge il colore, poi la sagoma del volto e infine lo sfondo. L’opera gioca deliberatamente con l’ordine tradizionale della visione, invitando chi osserva a una lettura immersiva del profilo di un uomo.
Il vero fulcro dell’opera non è tanto il ferro lavorato, quanto la rete di colori ruvidi e grezzi che, combinata alla materialità del metallo, crea un dialogo inaspettato tra forma e sostanza, tradizione e innovazione. In questo intreccio di materiali e tecniche, l’opera trova la sua potenza espressiva, esibendo un perfetto equilibrio tra ordine e caos.
Lo sfondo, un cachi uniforme privo di sfumature, annulla i riferimenti visivi della quotidianità, spingendo l’osservatore a concentrarsi completamente sul soggetto. In questa composizione, i livelli percettivi vengono ribaltati: prima emerge il colore, poi la sagoma del volto e infine lo sfondo. L’opera gioca deliberatamente con l’ordine tradizionale della visione, invitando chi osserva a una lettura immersiva del profilo di un uomo.
Il vero fulcro dell’opera non è tanto il ferro lavorato, quanto la rete di colori ruvidi e grezzi che, combinata alla materialità del metallo, crea un dialogo inaspettato tra forma e sostanza, tradizione e innovazione. In questo intreccio di materiali e tecniche, l’opera trova la sua potenza espressiva, esibendo un perfetto equilibrio tra ordine e caos.