Misure: 110 x 80 cm
Materiali: ferro, acrilico, polvere di caffè
Data: 2021

Tanghera

Il dipinto ritrae una figura femminile dai contorni definiti da un filo di ferro. Le proporzioni della donna risultano volutamente distorte: mani e viso si fondono con braccia e collo, creando una continuità di forme. L’incarnato è sfumato con pennellate leggere.
Una finestra sullo sfondo proietta una luce diffusa, creando un’aura che abbraccia parte del corpo femminile e oscura i punti di fuga.
Sul tavolino da bistrot nell’angolo inferiore destro si trovano tre vasi da fiori, anch’essi amalgamati con lo sfondo.
Tutto nel quadro suggerisce l’esistenza di contorni labili: dai fiori al tavolino da bistrot, alla stessa parete della stanza. Anche la donna, circondata da un perimetro di ferro, è accennata, sfumata, ritagliata a fatica da chissà quale cornice. Questa estrema semplificazione dello stile mette in evidenza il colore, i cui toni celesti, bianchi, verdi e cipria contribuiscono a evocare un’atmosfera vaga ed eterea. I toni scuri negli angoli incorniciano un momento idilliaco di piacere privato. Gli arabeschi laterali decorano la parete sinistra, aggiungendo dettagli bizzarri e interesse visivo a questa raffigurazione silenziosa e incompiuta del desiderio.

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